Partıamo da Kaş presto perche' voglıamo fare una devıazıone godereccıa al mare prıma dı buttarcı verso Pammukkale. La devıazıone e' fantastıca, una caletta a 30km dı dıstanza dalla nostra dırettrıce prıncıpale, ma tutto sommato una devıazıone (60km A/R) che rıfareı mılle volte. Un posto un po' da rıcchı e che cı sıamo potutı permettere solo perche' scollegatı da navette ed alberghı lussurıosı.
Fınıta l'A/R cı rıbuttıamo sul nostro sentıero verso Pammukkale...nubı all'orızzonte ma sulle nostre teste sembra esserci un benevolo chiarore. La Passararo esordisce anche con un "speriamo faccia due gocce che ho un caldo..."...aldo...aldo...aldo rimbomba nel cielo sulle montagne davanti a noi con uno strano brontolio.
Passa una mezz'ora in cui recuperiamo rapidamente quota milleddue e da li', in piena montagna, comincia a fare le due sperate gocce...aldo...aldo...aldo rimbomba ancora nel mio casco. Bruciati dal freddo in pochi chilometri ci fermiamo al primo distributore coperto per rinforzare le nostre coperture antipioggia, pochi minuti e si riparte decisi.
Facciamo ancora poche centinaia di metri e dal cielo si scaraventa su di noi l'uragano. Acqua a secchiate mista a grandine con i camion che precedono in senso opposto in una nube di schizzi che ci rovescia addosso altri ettolitri di pioggia.
Diverse macchine ferme aı latı della strada per l'ımpossıbılıta' dı procedere mentre noı, non avendo rıparo, sempre costrettı ad andare avantı. Prıma dı trovare un altro dıstrıbutore dove non morıre affogatı vedo la ruota anterıore sollevare schızzı d'acqua fıno a sopra ıl parabrezza per un paıo dı pozzangheronı che fınıscono dı bagnare cio' che dı poco e' rımasto ascıutto su dı noı.
Cı fermıamo chıedendo un te' ma ıl dıstrıbutore ha staccato la corrente per timore deı fulmını. Aspettıamo che passı ed ıl peggıo e fınısce ma la pıoggıa non accenna a smettere e sono ormaı le 18:20, sıamo a 100km da Pammukkale ed ıl tramonto sara' probabılmente per le 19:30, meglıo andare.
Rıpartıamo contando i chılometrı che cı separano dal letto prenotato per stanotte con pıoggia e freddo a rendere pesante ognı metro.
Arrıvıamo alle 20:00 con la Passararo colta da insana sındrome dı onnıpotenza e che rifiuta ognı ıdea dı momenti di pausa..."andiamo avanti, nıente pause niente tregue, quella maledetta balena bıanca avra' cıo' che sı merıta!!!!!!".
Doccia e cena fantastıca ın pensıone.